Secondo Porro, tutta Europa "ammirerebbe" la Guantanamo albanese della sua Meloni


Nicola Porro pare essersi conformato alla Lega e ai siti neofascisti nell'utilizzo dell'AI come strumento per la creazione di immaginette che fomentino sentimenti di repulsione verso i migranti. E così disegna accette per inneggiare al poliziotto che spara ai neri e irride i richiedenti asilo nel denigrare un Presidente della Repubblica che osa difendere i principi costituzionali anziché i centri di deportazione della sua amatissima Meloni:



Attraverso un articolo di tale Franco Lodige, Porro attacca Mattarella per il suo ricordare i principi definiti dalla Costituzione agli articoli 10 e 11, tra cui il diritto di asilo per lo straniero cui venga impedito nel suo Paese l’esercizio delle libertà democratiche.

Il sito di Porro arriva così a sentenziare che Mattarella sarebbe un nemico perché sta con i giudici e con la legge contro gli interessi propagandistici della destra:

In altri termini, Mattarella si è schierato al fianco delle decisioni dei giudici in maniera di immigrazioni. Decisioni in palese contrasto con la linea del governo, basti pensare alla guerra dichiarata – anche pubblicamente – al modello Albania, con la bocciatura dei trasferimenti di migranti nei centri costruiti nel Paese di Edi Rama. Un esempio per l’Europa, un piano ammirato dai leader occidentali, ma osteggiato dalla sinistra. E anche dai giudici, ovviamente. Con il suo intervento alla Farnesina, il capo dello Stato ha ribadito il suo appoggio alle toghe, forse anche rispondendo a quanto sostenuto dal premier Giorgia Meloni nel suo intervento ad Atreju: “Se chi sbarca in Italia ha l’unico obiettivo di restare in Europa, sbarcare fuori dai confini cambia tutto”.

Il problema è che "le toghe" non sono un partito, sono la rappresentanza dalla legge. Ed è gravissimo il fatto che Porro sostenga sia lecito essere contrari alla legge sulla base dei desideri dell'elettorato razzista e no-vax.

A quel punto, il sito di Porro cerca di giocarsi la carta del sostenere che chi è straniero sarebbe delinquente:

Poi bisognerebbe anche guardare i dati dei crimini dei migranti, con buona pace di buonisti e compagnia cantante. Certo, Mattarella non può prendere in considerazione l’idea di snocciolare i numeri di omicidi, stupri e rapine degli stranieri, ma noi sì. E lo abbiamo fatto a più riprese, sottolineando come si tratti di un’emergenza senza precedenti. La cronaca quotidiana ci offre un ulteriore assist.

Peccato che il tentativo di sostenere che la criminalità abbia matrice "razziale" è opinabile, anche perché i dati sono inquinati. Non a caso, lo stupratore straniero finisce in carcere ma nessuno sa più niente della denuncia per stupro mossa contro il figlio del Presidente del Senato. Ma il buonsenso sarebbe quello di ritenere che i crimini sono crimini indipendentemente da chi li commette e che ciò non legittima Porro a ritenere che altre persone vadano private dai loro diritti solo perché lui non gradisce chi ha la pelle più scura della sua.
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