È boom di richieste d'auto ai servizi anti-discriminazione dopo l'elezione di Trump


Nella scomposta esultanza del senatore leghista Simone Pillon, il presidente statunitense Donald Trump ha emanato una serie di ordini esecutivi che prendono di mira le persone trans e non binarie. Ha anche preteso l'immediata cancellazione dal sito della Casa Bianca e delle agenzie federali qualsiasi riferimento alla comunità lgbt.
Mentre ciò avveniva, il servizio di supporto del Rainbow Youth Project USA Foundation ha ricevuto oltre 1.400 chiamate. Giovani e giovanissimi hanno reagito con paura alle azioni presidenziali, che sicuramente aggraveranno i loro problemi derivanti dal dover affrontare bullismo e stigmatizzazione sociale.
L’ente di beneficenza gestisce mediamente circa 3.765 chiamate al mese, ma la cifra mensile è aumentata a più di 8.000 dopo la vittoria elettorale di Trump. Ed anche The Trevor Project ha registrato un aumento delle richieste di auto, aumentate di quasi 200 al giorno.

La presidente e CEO di Glaad, Sarah Kate, Ellis osserva che «il Presidente Trump afferma di essere un forte sostenitore della libertà di parola, ma è chiaramente impegnato a censurare qualsiasi informazione contenente o correlata agli americani LGBTQ e alle questioni che dobbiamo affrontare». «Questa azione dimostra l’obiettivo dell’amministrazione Trump: rendere il più difficile possibile per gli americani LGBTQ trovare risorse federali o vederci sotto la sua presidenza. Purtroppo per lui, la nostra comunità è più visibile che mai».
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