Ha osato criticare il suo Trump, il leghista Simone Pillon insulta suor Paola Arosio

Ricorrendo ai suoi consueti toni sgradevoli ed arroganti, il leghista Simone Pillon ha aggredito suor Paola Arosio a suon di insulti gratuiti. Al solito, l'accusa è quella di aver osato predicare Gesù e non il pensiero unico di suo amato Trump rubava soldi al partito per corrompere la giovane prostituta con cui tradiva la sua seconda moglie. E così, la definisce "suora gender confusing" in un tono assai poco rispettoso verso le religiose.
Poi, nonostante siano ormai anni che il leghista tenta di fare soldi facili col business dell'omofobia, parrebbe non ha capito che "sesso" e "genere" non sono sinonimi nell'affermare che il suo amatissimo Trumpo avrebbe imposto "la cancellazione dei falsi sessi LGBT". E pazienza se un decreto omofobo non può cancellare l'identità a la natura, Pillon parrebbe certo che leggi che creeranno discriminazione, sofferenza e stupri vadano apprezzate proprio ed attribuite alla sua idea di "cristianesimo".

L'impressione è che Pillon percepisca la religione come uno strumento di sopraffazione, mostrando une evidente fastidio verso chiunque predichi l'amore e l'accoglienza predicata da Gesù. Se poi si considera che lui riteneva "Liberticida" il contrasto ai crimini d'odio, abbastanza ipocrita è che aggredisca e che insulti chiunque metta in discussione la sua convinzione che Dio sia omofobo e che Dio pretenderebbe che si faccia quello che dice lui.
Comunque sia, Pillon stia tranquillo: le persone transgender esistevano prima del suo arrivo e continueranno ad esistere anche dopo la sua morte, dato che la natura non può essere "cancellata" per decreto da un'ideologia antiumana come quella promossa dai populisti.