Susanna Ceccardi elogia le nuove leggi raziali di stampo leghista

Chissà se Susanna Ceccardi avrebbe definito di "buonsenso" le leggi razziali emanate del regime fascista. Quel che sappiamo è che oggi usa quel termine per elogiare l'ultima trovata di Igor Ghezzi, basata sul sostenere che la gravità di un reato dovrebbe variare a seconda della religione professata da chi lo commette.
I fondo non è nulla di nuovo, dato che la Lega ha sempre fatto distinguo razziali. Ad esempio, ha provato a sostenere che sarebbe "goliardia" quando un alpino cattolico palpa il sedere alle ragazze, ma un mussulmano che fa la stessa cosa sarebbe un criminale da punire con la castrazione chimica (altro slogan ideato dal suddetto Ghezzi).
La signora Ceccardi, che della retorica contro i mussulmani ha fatto la sua fonte di reddito, dice di aver stabilito che i mussulmani sarebbero "criminali" da deportare e che dunque sia entusiasta davanti ad una legge che colpisce quel gruppo sociale che da anni è al centro delle sue invettive:

Il buonsenso suggerisce che una molestia sia molestia anche se compiuta da cristiani, evangelici o induisti. Sostenere che la legge dovrebbe fare distinguo incostituzionali solo perché loro fanno soldi facili con l'odio etnico e religioso è alquanto disgustoso. Ed anche un cretino capirebbe che una simile proposta serve unicamente ad alimentare razzismo e scontri sociali