La Meloni aizza i suoi contro l'avvocato che l'ha denunciata, ossia un militante Missino dal 1960 al 1998


Ogni singolo cittadino italiano dovrebbe essere molto preoccupato davanti all'atteggiamento vendicativo di Giorgia Meloni. Dopo aver promesso punizioni verso quei magistrati che non la lasciano libera di deportare esseri umani, la troviamo ad aizzare i suoi hater contro l'avvocato che l'ha denunciata. Peccato che quello sia un diritto che la legge consente a ogni singolo cittadino, dato che poi saranno i magistrati a decidere l'eventuale archiviazione.

Arrivando a tirare in ballo Prodi, che certamente non ha colpa dall'inerzia di Piantedosi e Nordio che hanno causato la scarcerazione di un pericoloso tagliagole libico, il suo partito scrive:



l'Avvocato Luigi Li Gotti finì nel mirino di alcune critiche per aver difeso alcuni pentiti di mafia. Pare ovvio che difendere un pentito non significhi giustificare la mafia, ma si sa che la destra ama interpretare i fatti secondo convenienza.
Inoltre la signora Meloni non racconta che il Li Gotti ha iniziato la sua attività politica negli anni ’60 a Crotone, dove aderì alle organizzazioni giovanili del Movimento sociale italiano (Msi) con cui è stato eletto consigliere comunale. Passò poi ad Alleanza Nazionale e proseguì in una una lunga militanza a destra sino al 1998.
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