Pillon insulta Marinelli, dicendo di essere "ammorbato" da chi è antifascista

In quel processo di normalizzazione del nazifascismo avviato dalla destra populista, il leghista Simone Pillon si è unito a Giubilei in una serie di scomposti insulti all'attore Luca Marinelli. Il leghista lo definisce «provincialotto» perché ha osato prendere le distanze da Mussolini dopo averlo interpretato in una serie televisiva:

I seguaci di Pillon dicono di provare "fastidio" in chi interpreta il duce e poi si dichiara antifascista, quasi sostenessero che ad interpetrarlo dovrebbero essere solo attori che ne condividano l'ideologia e i crimini commessi:

Il linciaggio che la destra sta riservando a chi si dichiara antifasccsta (e dunque dalla parte della Costituzione) è grave e violento.
Il fatto che Pillon si dichiari "ammorbato" dall’antinazismo e dall'antifascismo parrebbe collocarlo in una chiara posizione politica ed ideologica, probabilmente incompatibile col suo dirsi opinabilmente "cristiano". E non è accettabile che si possa essere resi vittima di aggressioni verbali di stampo leghista solo perché non si è filo-fascisti.
Anche Il Secolo d'Italia cerca di diffamare Marinelli, asserendo che chi si dice antifascista andrebbe "asfaltato". Così inventano che il loro Mussolini sarebbe il padre del cinema, del teatro e della cultura:

In realtà Mussolini usò il cinema come mezzo di propaganda, dato che ai tempi non c'era Musk a gestire social asserviti agli interessi dei gruppi neonazisti. La vera storia del cinema in Italia iniziò nel dopoguerra, con il neorealismo. E quello non fu certamente merito del loro Mussolini.
Inoltre, citare Mughini e scrivere che avrebbe "asfaltato" qualcuno parrebbe una prova esaustiva di come la destra sia estranea a qualunque forma di cultura. D'altronde loro preferiscono attori come Boldi a Marinelli...
Resta il fatto l'ideologia del politicamente scorretto delle destre ci sta togliendo il diritto di parola. Basta non dirsi razzasti, omofobi, nazisti e inclini alle deportazioni e la destra ti renderà di violentissime campagne d'odio. Perché non si dicono fascisti, ma sbavano ogni volta qualcuno non esalta il loro Mussolini.