Salvini elogia la retorica anti-trans di Trump


Il leghista Matteo Salvini non è stato invitato come la Meloni alla cerimonia di insediamento di Donald Trump. Eppure non ha tardato a cercare di accostarsi alla retorica contro il rispetto delle persone non binarie e contro i migranti del nuovo presidente statunitense:



Vedremo come invecchierà la sua esultanza una volta che i dazi di Trump colpiranno l'economia. Perché è facile esultare per una sottrazione di diritti civili alle minoranze, più difficile sarà spiegare ai suoi elettori perché abbia esultato davanti all'uomo che potrebbe togliere il pane di bocca ai loro figli.

Ovviamente anche i suoi alleato dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus esultano perché Trump toglierà ogni riconoscimento giuridico a chi è vittima della loro campagna discriminatoria:



Il problema è che la verità non può essere decisa per decreto e dunque, che a Coghe piaccia o meno, le persone transessuali continueranno ad esistere anche se Trump si rifiuterà di riconoscerle giuridicamente. E sinceramente, è svilente osservare che esistano persone che esultano perché ad altre persone verranno tolti dei diritti e verrà negato ogni rispetto.
Commenti