Secondo Carollo, la transfobia sarebbe "fenomenologia naturale"


Il pastore evangelico Luigi Carollo sostiene che non ci sarebbe omofobia nella sua omofobia. Lo avrebbe dedotto decidendo che la verità scientifica non conterebbe, perché a contare sarebbero unicamente suoi più bassi istinti sessuali. E dato che a lui piacciono le donne, avrebbe deciso che non essere eterosessuali sarebbe "contro-natura":



Per quanta pietà umana possa suscitare un signore che non riesce a comprende che la natura possa essere più ampia dei suoi più bassi pruriti sessuali da maschio bianco di estrema destra, c'è da mettere in dubbio il suo sostenere che lui non sarebbe omofobo. Infatti lo troviamo a ridere divertito davanti a quel solito giocatore della Supernova Fiumicino che continua a raccogliere i suoi apprezzamenti parlando al femminile dei gay:





Ai due signori si potrebbe spiegare che si sono milioni di gay che sono molto più uomini di quanto loro non potranno essere mai, dato che il loro ricorrere a calunnie, insulti e offese come mezzo per sopperire alla loro mancanza di argomentazioni è a dir poco disdicevole.
Di certi non far sesso con una donna che rende veri uomini. E promuovere discordi d'odio che sono stati causa di innumerevoli adolescenti è quanto di meno cristiano e più osceno possano fare. Vedremo poi se saranno loro a restare "basiti ed amareggiati" quando Dio gli chiederà conto del loro atteggiamento e del loro comportamento.

Ed è curioso voglia parlare al maschile delle donne trans e al femminile degli uomini gay, quasi come se nulla li rendesse più felici che violentare l'identità umana attraverso una costante storpiatura della verità. Ma nulla cambierà la realtà: che Trump le riconosca o no, le donne trans continueranno ad esistere. E che a Carollo piaccia o no, genere e sesso non sono sinonimi.
Dato che appare abbastanza evidente che lo scopo primario dei massaggi che Carollo continua a rivolgerci sia quello di istigare i suoi proseliti allo squadrismo e all'insulto gratuito, arriva chi fa dichiarazioni che potrebbero rientrare tranquillamente nel reato di diffamazione aggravata:



Ovviamente il cuoricino è del pastore, sempre molto attento a elogiare e incoraggiare gli atteggiamenti aggressivi dei suoi proseliti. Chissà poi su quali basi il signor Niccolò ci definisce "analfabeti" e "incompetenti", quasi fosse convinto che Carollo sarebbe il massimo esperto della natura umana solo perché convinto che le sue pulsioni sessuali dorrebbero conferirgli die privilegi.
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