Trump scarcera gli estremisti che bloccarono una clinica di Washington per costringere le donne a non abortire

Sono ormai giorni che il leghista Simone Pillon non fa che che incensare il suo amato Trump, mostrandosi estasiato ogni volta che un suo ordine esecutivo era finalizzato a togliere diritti civili ai cittadini. Dopo averlo ringraziato perché renderà possibile licenziare i gay sulla base del loro orientamento sessuale, perché toglierà identità alle persone non binarie e perché promette deportazioni di massa, oggi lo elogia perché calpesterà le sentenze emanate dalle giurie giurie e libererà 23 estremisti:

Se davvero davvero "manifestato pacificamente" o "pregato per la vita e contro l'aborto", non sarebbero finiti in tribunale. E quindi pare evidente che Pillon non la racconti giusta.
Ed infatti non è difficile scoprire che quei 21 terristi avevano guidato un'azione violenta atta a impedire l'accesso ad una clinica di Washington, così da costringere con la forza delle donen al parto:

Bloccare l'accesso ad una clinica e cercare di usare la forza e la violenza per costringere delle donne a non accedere ad un loro diritto, impedendo fisicamente l'accesso alla clinica a pazienti e dipendenti, non è "pregare in silenzio". E nemmeno è "manifestazione pacifica" come la definisce l'organizzazione forzanovista Provita Onlus:

Molto opinabile è il loro sostenere che sia lecito pregare contro gli altri, dato che tale comportamento trasformerebbe la religione in uno strumento di offesa. E comunque sia, non è certamente "preghiera" quella che si è vista durante l'assalto di Washington
Ma forse il peggio arriva con un Jacopo Coghe che definisce "ingiusto" processare quei criminali e che tenta di incolpare di Biden per la giuria li ha ritenuti responsabili di crimini violenti:

A Coghe si potrebbe spiegare che grazia non è un'assoluzione e che quei 21 estremisti sono ancora considerati responsabili dei crimini commessi.