L'Europa non vuole eliminare la parola “uomo” come sostiene Salvini

Per il leghista Matteo Salvino, ogni forma di rispetto è come la kryptonite per Superman. Nulla parrebbe farlo infuriare più di chi non discrimina le minoranze. Ma dato che lui parrebbe odiare a morte anche l'Unione Europea, oggi ha cercato di colpire due bersagli contemporaneamente in un post pubblicato su Instagram in cui attacca le «linee guida della Commissione europea» affermaando: «in Europa si preoccupano di rimuovere le parole che contengono “man”, per paura di offendere chi si sente escluso». «Eliminare la parola “uomo”: ecco la folle neolingua dell’Ue». «Finiamola con le follie del politicamente corretto».
Insomma, c'è chi vorrebbe sconfiggere l'odio e chi si sente minacciato dal rispetto. Ma il problema è un altro, ossia che non è certamente vero che l’Unione europea vuole eliminare l’uso della parola “uomo”.
La realtà è che l'Unione Europea ha alcune linee guida sulla comunicazione, esattamente come li hanno i giornali e le riviste. Si specificano criteri e indicazioni per scrivere in modo chiaro, coerente e corretto, richiedendo una certa precisione nel linguaggio per facilitare la comprensione dei testo a chi non è madrelingua inglese. La prima edizione della guida in questione risale a oltre quarant’anni fa, ossia al 1982. Attualmente il testo è arrivato alla sua ottava edizione.
Appurato che quelle regole non valgono per i cittadini, va sottolineato che si tratta di raccomandazioni e non di obblighi vincolanti. Ma quello è che Salvini attacca è un capitolo intitolato “Scrivere in inglese” in cui si cita il cosiddetto “linguaggio inclusivo”, ossia quel linguaggio che cerca di evitare pregiudizi e discriminazioni verso gruppi o individui sulla base del genere, dell'etnia o di altre caratteristiche particolari. In altre parole, è una sorte di incarnazione dell'Articolo 3 della nostra Costituzione.
La guida invita i redattori ad essere «consapevoli che questa è un’area del linguaggio sensibile e in evoluzione», prima di segnalare che gran parte dei documenti dell’Ue usano ancora il maschile per riferirsi a tutti i generi. E così la guida invita a «dove possibile è preferibile usare il genere neutro»,. Ad esempio, al posto di parlare di "husband" e "wife" (marito e moglie) si suggerisce di parlare di partner o spose (che include sia uomini che donne). Allo tesso modo, è preferibile parlare di "firefighter" invece di "fireman" o di "police officer" al posto di "policeman".
Tutto qui. E nemmeno sono modifiche recenti come lascerebbe intendere Salvini, dato che vennero introdotte a febbraio 2025 tra le polemiche delle organizzazioni forzanoviste italiane.