Fratelli d’Italia ha citato in giudizio Report


La destra sta sempre più erodendo le libertà fondamentali dei cittadini, forse aspirando a quel pensiero unico e a quella religione unica che spesso viene auspicata dagli estremisti leghisti. E mentre Salvini e Meloni raccontano che i giudici sarebbero "toghe rosse" perché non li lasciano liberi di deportare esseri umani e scarcerare terroristi, è ai giudici che hanno affidato numerose querele atte a colpire chiunque li contesti. Perché nel loro mondo c'è spazio solo per le fake-news di Musk, non certamente percil diritto di critica di cittadini e giornalisti.

L'ultima mossa del partito della presidente Giorgia Meloni è stata quella di citare in giudizio Report. Lo ha reso noto Sigfrido Ranucci dalla sua pagina Facebook:

Per la prima volta nella storia, credo mondiale, un intero partito cita in giudizio una trasmissione e il suo inviato Giorgio Mottola, per l'inchiesta "mafia a tre teste", e chiede un risarcimento di € 50.000,00. Si aggiunge alle querele e atti di citazioni di esponenti di governo: Ignazio La Russa, i figli di La Russa, Adolfo Urso, Giancarlo Giorgetti, (la moglie di Giorgetti, e la sorella della moglie di Giorgetti, e l'avvocato di Giorgetti), Maurizio Gasparri, la famiglia Berlusconi, l'onorevole Marta Fascina, il sottosegretario Isabella Rauti.

Insomma, si ha l'impressione che magistratura venga sempre più usata come strumento intimidatorio. E lo possiamo dire anche in virtù della nostra esperienza, dato che persino un blog come Gayburg sta ricevendo denunce da parte di ministri ed esponenti di destra.
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