Giovanardi invoca Piantedesi in difesa dell'alunno "contrario alla comunità lgbt" che non voleva salire su gradini arcobaleno


Prima che arrivassero Simone Pillon e Rossano Sasso, Carlo Giovanardi fu il primo senatore a incentrare la sua carriera e il suo fatturato sul business dell'omofobia. Oggi lo troviamo a firmare un surreale articolo in cui tenta di suscitare la rabbia degli omofobo raccontando la storia del povero alunno "contrario alla comunità lgbt" che pure di non calpestare una scala arcobaleno è stato costretto ad arrampicarsi a una ringhiera:



Se fosse satira, l'articolo risulterebbe anche divertente. Ma pare davvero mortificatori pensare che Giovanardi paia credere in ciò che scrive. Nella sua lettera indirizzata al ministro Valditara, leggiamo:



Apprendiamo così che alla destra stanno bene i figli di extracomunitari solo se discriminano, che "fiducia", "ascolto" e "rispetto" sarebbero "propaganda lgbt" e che sarebbe ingiusto bollare come "omofobo" chi si dichiara contrario all'esistenza dei gay.

In difesa del figlio di extracomunitari contrario al terzo articolo della nostra Costituzione, Giovanardi cita la medesima la Carta, sostenendo che il rispetto sarebbe contrario ai nostri principi. Sostiene poi che i minorenni avrebbero ogni diritti di dirsi contrario all'esistenza dei loro compagni su base ideologica:



Noioso è anche il suo sostenere che esser gay potrebbe confliggere con i "limiti di norme", perché bisognerebbe fare come Putin e vietare una fantomatica "propaganda gay" ai minori in virtù di come lui attribuisca un orientamento sessuale ad una scala.
Commenti