I fan di Pillon invocano camera a gas per le donne trans, aizzati dal suo parlare di "neo-patate gender free"


Il leghista Simone Pillon ama accusare di "odio" chiunque non voglia deportare esseri umani o non gioisca davanti a delle detenute trans che vengono mandate a subire stupri in carceri maschili dal suo amatissimo Trump. Evidentemente sa bene che accusare di "odio" le loro vittime potrà fomentare ulteriore odio fra i carnefici, così da portare discriminazione e degrado valoriale nel mondo.
E così, non si fotografa davanti alle mille scritte omofobe che la loro propaganda sta incoraggiando, ma davanti ad un simbolo femminista da lui irriso con faccette e discorsetti sulla "patata":



In quella sua ossessione per i genitali altrui, il leghista stabilisce che lui vorrebbe imprecisate distinzioni tra "maschi" e "femmine", sostenendo si stesse meglio quando le persone transessuali venivano uccise o spinte al suicidio. Non meno preoccupante è come riduca la donna alla sua vagina, quasi ritenesse che l'utilità della femmina si esaurisca con la funzione riproduttiva e con il suo utilizzo ludico da parte del maschio eterosessuale bianco.

Lo scopo di Pillon parrebbe quello di corrompere all'intolleranza chi fa a gara nell'insultare le persone sgradite all’ideologia leghista:



Peccato che la transessualità non sia una "malattia", al contrario delle turbe mentali che spingono gli omofobi ad essere omofobi. Ed è indicativo che alcun fan di Pillon propongano di uccidere le donne trans attraverso gli stessi metodi usati dai nazisti nei campi di concentramento:



Pillon non prova imbarazzo nel fomentare l'odio di chi inneggia ai campi di sterminio nazista? Eppure quel soggetto pare un suo fervente fan, sempre pronto a dirgli che lui disprezza chi non si dichiara fascista, lui vorrebbe un Trump che discriminasse ogni singolo cittadino europeo e lui sogna regime dominato da stato di polizia in stile nazista:







In altri commenti, l'utente di Pillon elogia i discorsi anti-migranti della leghista Toveglieri e inneggia all'Adf. La matrice parrebbe dunque evidente.
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