Il governo di Milei classificherà le persone con disabilità tra “idioti”, “imbecilli” e “ritardati”

Il presidente argentino Javier Milei, idolo di Salvini e della Meloni, ha approvato una aberrante riforma dell’Andis, ossia agenzia nazionale che si occupa di disabilità. A suscitare forti critiche è stata la sua decisione di classificazione delle persone con disabilità in tre categorie ufficiali; “idiota”, “imbecille” o “debole di mente”. verrà anche reintrodotto il "ritardo mentale" tra le patologie riconosciute.
Milei ha ordinato che si definisca "idiota" chi non sa leggere né scrivere, non è autosufficiente e "non sa cosa sia il denaro, non controlla i propri sfinteri, non soddisfa i propri bisogni primari". Ad essere definiti "imbecilli" saranno i cittadini che non sanno scrivere né leggere, ma "soddisfano i propri bisogni primari ed è in grado di svolgere compiti rudimentali". Vengono poi definiti vari gradi di persona "mentalmente debole", divisi tra "profonda", "moderata" o "lieve".
L'Associazione civile per l'uguaglianza e la giustizia, insieme altre organizzazioni, denunciano che una classificazione di questo tipo si "presuppone che ci siano persone che non saranno mai in grado di lavorare". Così, si sceglie di definirle con termini che hanno "natura discriminatoria, obsoleta e dispregiativa". Ma in fondo, chi ha voltato un populista che andava in giro con una motosega si sarebbe potuto attendere un qualcosa che non fosse osceno e degradante?