Il leghista Sasso usa l'Aula per promuovere il suo libro omofobo


Se un comune mortale usasse la scrivania del suo ufficio per fare pubblicità ai suoi progetti personali, probabilmente verrebbe licenziato in tronco. Ma dato che il leghista Rossano Sasso è membro della casta, lo troviamo ad usare l'Aula come sfondo promozionale del suo nuovo libro omofobo. E c'è solo da sperare che non abbia pensato alla sua autopromozione in orari in cui lo pagavamo per lavorare, anche se la tessera inserita ad indicare la sua presenza e le immagini sullo sfondo parrebbero far pensare che lui si stesse facendo gli affari suoi a nostre spese.



Dato che il leghista pugliese parrebbe incapace di esprimere concetti senza insultare qualcuno, dice che il suo libro vuole essere un dispetto alla leader del Pd. Promette anche di spiegare cosa lui intende con quella inesistente "ideologia gender" che fu ideata da un sacerdote indagato per abusi sessuali sui novizi.
L'immagine di copertina lascia intendere che il leghista voglia promuovere odio omofobico, rappresentando i gay come predatori di minori. Come sottotitolo, il leghista ha ha invece lo slogan coniato da Massimo Gandolfini che viene spesso ripreso da Salvini, ossia "giù le mani dai nostri figli". Il fatto voler accusare chi tutela i bambini dalla loro omofobia i voler "mettere la mani sui bambini" è un mezzo per veicolare cieco odio e risultare gratuitamente offensivi, come piace al loro elettorato.
Insomma, pare proprio che i legisti siano fieramente omofobi e facciano vanto della loro violenza contro le minoranze.
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