Il pastore evangelico Carollo attacca il coniglio gay e loda chi irride Imane Khelif per la sua patologia

Il pastore evangelico Luigi Carollo sarà stato felice di poter citare in un sol colpo tutto i populisti che animano la sua propaganda. E così, oggi dice che il suo Maurizio Belpietro lo avrebbe informato che il loro Jacopo Coghe sarebbe molto arrabbiato perché alla sua organizzazione forzanovista non sta bene che ai bambini possa essere insegnato il rispetto:

Sinceramente non si capisce quale sarebbe il problema di Carollo. Non vuole che si dica che ogni amore merita rispetto? Vorrebbe che ai bambini si insegni che un etero varrebbe più di un gay?
Tra i commenti, i suoi seguaci ci spiegano che il loro problema è la presenza di un coniglio gay. Perché loro non hanno problemi con chi ruba soldi al partito per corrompere prostitute chi fa figli con donne sempre diverse, loro si arrabbiano solamente se si dice che essere gay non sia sbagliato:

L'assurda teoria per cui il contrasto ai pregiudizi dovrebbe "confondere" i bambini è stata inventata dalla propaganda dell'estrema estrema destra. Ma pare evidente che negare corsi al rispetto serva unicamente a garantire che i minori gay siano resi vittima di bullismo.
Una volta finito di attaccare i gay, il pastore evangelico si è lanciato un un feroce attacco a Imane Khelif. Ed è alquanto squallido voglia spacciarla per una donna trans, anche se non è vero, dato che si stratta semplicemente di una donna (nata donna) che soffre di una rara patologica che la rende non conforme ai suoi canoni di femminilità. E dato che un po' di offese gratuite non guastano mai, si inventa persino che non sarebbe così perché non avrebbe ricevuto amore:

Insultare una donna per la patologia da ci è effetti è deprecabile. Accusare i suoi di non averla amata solo perché lui la spaccia falsamente per una "donna trans" è anche peggio. E certamente non è meno grave che il suo Andrea Vani ottenga il suo plauso lanciandosi in un volgare e violento body shaming:


Il fatto che Carollo dica che Imane Khelif sarebbe una malata mente che non avrebbe ricevuto amore non pare un caso. In più occasioni il pastore ha tentato di accostare gay e persone transgender a dei malati, sostenendo una sconclusionata teoria volta a sostenere che l'orientamento sessuale e l'identità di genere deriverebbero da una cattiva educazione. Peccato che tale tesi sia infondata e frutto di pericolosi pregiudizi, gli stessi pregiudizi a cui vorrebbe corrompere i figli degli altri.