La Lega all'attacco di diritti, tra accuse di "propaganda lgbt" e proposte di legge anti-trans


Sono ormai lontani i tempi in cui la Lega chiedeva il matrimonio egualitario e partecipava ai Pride con un gruppo chiamato "Los padanos". Da quando Salvini ha scelto di abbracciare la propaganda russa, l'omofobia è diventata un loro cavallo di battaglia.
E così, la loro Laura Ravetto vuole scoppiare Trump e propone una legge che metta al bando le donne trans dallo sport. Mentre mette al televoto i diritti civili chiede alla signora Gigina di mettere un cuoricino se è d'accordo nel discriminare interi gruppi sociali, non prova neppure a spiegare cosa vorrebbe fare con gli uomini trans. Evidentemente citarli avrebbe reso più difficile sostenere che la sua certificazione delle vagine alla nascita sarebbe a sostegno delle donne:



D'altronde, perché mai una donna trans dovrebbe poter fare sport? In fondo il leghista Vannacci le considera "anormali" e il leghista Salvini preferiva considerarle adeguate solo al ruolo di prostitute per maschi leghisti in cerca di sesso mercenario:



E non va meglio col leghista Rossano sasso, che ormai vede "teoria gender" e "propaganda immigrazionista" ovunque. Secondo lui, sarebbe per rispetto ai genitori omofobi e ai genitori razzisti che bisognerebbe censurare il pensiero di chi non vuole deportare esseri umani e non sogna la discriminazione di interi gruppi sociali.
La tesi per cui bisognerebbe impedire una pluralità di pensiero per non infastidire il genitore omofobo non pare manco farina del suo sacco, ma sembrerebbe una mera ripetizione degli slogan coniati dall'organizzazione forzanovista Provita Onlus:



Non è chiaro se il leghista Sasso abbia capito cosa sia la finzione letteraria, anche se è evidente la sua ossessione nel trascorrere le sue giornate a inveire e odiare le opposizioni. Ed è interessante il suo citare ossessivamente la peggior propaganda russa, arrivando persino a sostenere che una caratteristica naturale come la sessualità possa essere "propagandata".
Nel caso specifico, quello che Sasso spaccia per il bimbo che "indossa i tacchi" all'interno dei suoi innumerevoli messaggi social è Pio La Torre. Nato in una famiglia povera, andava a scuola indossando le scarpe della zia perché in casa non ne avevano altre. A lui dobbiamo la legge sull’associazione mafiosa. Fu ucciso nella mafia nel 1982.


Quindi, Sasso si inventa una fantomatica "propaganda lgbt" per emulare Putin, la Ravetto vuole mettere al bando le atlete italiane per fare felice Trump. Poi si dicono "sovranisti" e "patrioti", ma tutto fa pensare che sgomitano per mostrare la loro sudditanza alla propaganda di due estremisti extracomunitari.
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