La litania del leghista Pillon, che urla "Vittoria" ad ogni discriminazione


Il leghista Simone Pillon è abbastanza fastidioso nel suo definire "vittoria" tutto ciò che atto a discriminare gli altri. Ha esultato quando è riuscito ad affossare il contrasto ai crimini d'odio in Italia, si è spellato le mani applaudendo ad un Donald Trump che ha licenziato i militari trans, ha vietato l'esistenza delle persone transgender e ha spedito donne trans a subire probabili stupri in carceri maschili. Ed oggi esulta perché Google non cercherà più di contrastare le discriminazioni dei dipendenti lgbt.
In tutto quei casi non porterà alcun vantaggio alla sua vita, ma lui lui parrebbe godere nel sapere che la loro ideologia arrecherà danno alle vittime della sua persecuzione:



Non è chiaro perché Pillon detesti così tanto il Pride, quasi come se la libertà di pensiero e di manifestazione altrui lo facesse infuriare. Ed è abbastanza ipocrita citi il suo manuale per omofobi in cui cavalcava la teoria di un fantomatico "pensiero unico" mentre esulta perché Trump sta imponendo il suo pensiero unico.
Ma d'altronde loro sono quelli che odiano chi si ama, perché loro preferiscono un Netanyahu che mutila bambini islamici o un Trump che ruba soldi al partito per corrompere la prostituta con cui tradiva la sua seconda moglie. E loro sono quelli che diffamano migliaia di gay e di lesbiche dicendo che sarebbero "schifosi" che farebbero del male ai bambini:



In realtà, l'amore non ha mai ucciso nessuno. Ma l'omofobia ha ucciso tantissimi bambini, il che renderebbe lecito pensare che sia la loro ideologia a causare problemi a tantissimi bambini e adolescenti. E l'ignoranza non è una giustificazione alle loro responsabilità nella promozione dell'intolleranza.
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