L'IBA torna ad escludere Imane Khelif

A due anni dalla prima esclusione dell'atleta algerina, la filorussa IBA ha rinnovato la sua messa al bando di Imane Khelif.
Probabilmente sarebbe stato difficile attendersi altro da un'organizzazione che è stata cacciata dal Comitato Olimpico Internazionale con ignominia per corruzione delle finanze, ma durante le Olimpiadi ottenne soldi ed attenzione dopo aver eccitato Trump, Musk e Salvini attraverso una serie di fake-news contro la pugile.
Ad oggi, non hanno ancora reso pubblico il presunto test di “gender eligibility” che dicono avrebbe indicato la presenza di cromosomi XY e un livello più elevato di testosterone nel corpo. Ed oggi cercando visibilità attraverso una nuova messa al bando dell'atleta sgradita alla destra omofoba, anche se si tratta di una donna e non di una donna trans.
Secondo il leghista Simone Pillon, il fatto che un'organizzazione filorussa dica due volte la stessa cosa dovrebbe basarla a renderla verità rivelata:

Il leghista è noto per la sua abitudine ad esultare praticamente ogni volta che un gay, una donna o una donna trans subiscono discriminazione basata su sesso o identità di genere.