Martina Pastorelli sostiene che la medicina sia nemica della religione

La vaticanista di Maurizio Belpietro è una fervente no-vax, ma pare davvero surreale voglia sostenere che non possa dirsi cattolico chi non rifiuta la scienza.
Immaginiamo dunque che la signora Pastorelli non assuma farmaci e che se le venisse un tumore, si affiderebbe unicamente alla preghiera senza andare da un oncologo.

La signora sostiene anche di essere a conoscenza di delinquenti che, in piena pandemia, organizzavano assemblamenti illegali e mettevano a repentaglio la vita delle persone:

Insomma, la signora parrebbe sostenere che sarebbe più importante celebrare la messa piuttosto tutelare le persone e i soggetti fragili che sarebbero potuti essere contagiati da loro. ma in fondo, la signora Pastorelli si rivolge a persone come questa:

Per loro, la vita si fonda sulla discriminazione. Nutrono rancore verso chi si ama, ma poi esaltano chi promette discriminazioni, deportazioni e n4egazionismo storico. Ed il bello è che vogliono persino essere ritenuti "cristiani"...