Meloni cerca vendetta: trascinerà in tribunale il leader dei Placebo per le sue critiche

Con buona pace per Giorgio La Porta, non pare reggere il suo sostenere che sarebbe giusto punire chi osa criticare i politici eletti. Infatti anche Hitler fu eletto democraticamente, ma c'è solo da sperare che non voglia sostenere che andrebbe punito chi osa criticare i suoi campi di sterminio.
Dopo essersi spellato le mani davanti a quel vicepresidente di Trump che è venuto in Europa ad insultarci, sostenendo che noi limiteremmo l'hate speech al posto di inconcoraggiarlo come vorrebbero loro, ci spiega che la sua Giorgia Meloni farebbe benissimo ad usare i tribunali per intimidire chi la critica.
L'accusa mossa da Giorgia Meloni verso il frontman inglese dei Placebo è quella di "vilipendio delle istituzioni", ossia un reato che esiste unicamente a tutela della casta e non dei cittadini. Quindi, se Salvini può dare della "zecca tedesca" a Carola Rackete perché la casta sostiene che lo averbeb fatto nell'esercizio delle sue funzioni istituzionali (che lo assolverebbero dalle conseguenze penali delle sue azioni), un cantante che definisce "razzista, fascista e nazista" una premier durante un concerto alle porte di Torino va portato in tribunale perché è fatto divieto criticare il potere. E La Porta esulta per tutto questo:

Sarebbe anche interessare capire da dove La Porta abbia tirato fuori qui fantomatici 12 milioni e 600.000 italiani che l'avrebbero votata, dato che a votare Fratelli d'Italia furono solamente 7.301.000 elettori. Ma è evidente si tratti di un precedente gravissimo, dato che la democrazia si misura anche da quanto tollera le critiche, soprattutto quelle scomode.
E se il leader dei Placebo potrà tranquillamente difendersi, ancor più preoccupante è come tanti politici di destra stiano denunciando centana di privati cittadini. Anche noi di Gayburg abbiamo sperimentato le accuse di un loro dirigente, archiviate in quanto ben due giudici diversi hanno riconosciuto che il signor Umberto La Morgia aveva denunciato lecite opinioni. Ma nel sistema penale italiano, le spese restano sempre a carico dell'indagato anche se viene sancito che non abbia fatto nulla di illecito, motivo per cui a noi è toccato spendere molti soldi per difenderci da accuse infondate. Ed è quel sistema che ci fa capire perché la politica potrebbe usare i tribunali con finalità intimidatorie, dato che l'importante non è che vincano in tribunale ma che usino i tribunali per arrecare danno economico a chi non tace le proprie opinioni.