Perugia torrna nella rete Re.a.dy. per la prevenzione dell'omofobia

Dopo dieci lunghi anni di inattività, il Comune di Perugia ha deciso di riattivare la propria presenza all’interno della rete RE.A.DY, la Rete italiana delle Regioni, Province Autonome ed Enti Locali impegnati per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere.
Durante il Consiglio Comunale di ieri pomeriggio, l’assise ha infatti approvato l’ordine del giorno presentato dai capi gruppo di maggioranza e illustrato dal Consigliere delegato Ermenegildi Zurlo, che impegna l’amministrazione a riattivare la propria presenza nella Rete.
«Questo passaggio è simbolico e al tempo stesso sostanziale –commenta Stefano Bucaioni, presidente di Omphalos LGBTI– per dieci lunghi anni l’amministrazione Romizi aveva congelato la propria adesione alla rete, così come aveva congelato qualsiasi politica di supporto e di lotta alle discriminazioni verso la comunità LGBTQIA+. Finalmente, con l’amministrazione Ferdinandi, voltiamo pagina e torniamo ad essere una città inclusiva e attenta ai bisogni e alle aspirazioni di tutte le sue cittadine. Questa adesione è prima di tutto un segnale a tutte le persone gay, lesbiche, bisessuali, trans*, queer, intersex della nostra città: il Comune di Perugia è finalmente al nostro fianco e lavorerà affinché discriminazioni e violenze vengano rimosse. Oggi è stata scritta una bella pagina della nostra città e per questo ringraziamo il Consigliere Ermenegildi Zurlo, l’Assessora Spera, la Sindaca Ferdinandi e tutta la maggioranza che ha sostenuto questo importante passo avanti».
La Rete RE.A.DY., fondata a Torino nel 2006, raccoglie centinaia di amministrazioni locali di ogni colore politico in tutto il territorio nazionale, con lo scopo di creare uno spazio di incontro e interscambio di esperienze e buone prassi finalizzate al riconoscimento e alla promozione dei Diritti Umani delle persone LGBTQIA+.
«Mentre accogliamo con soddisfazione la determinazione e compattezza dell’attuale maggioranza che guida il Comune di Perugia –continua il presidente di Omphalos LGBTI– non possiamo che notare che il centro destra perugino rimane sempre ancorato a vecchie ideologie, che non gli permettono di votare neanche un provvedimento il cui obiettivo è la lotta alle discriminazioni. Quando si tratta di affrontare discriminazioni e violenze verso la nostra comunità, negli interventi delle consigliere e dei consiglieri di centro destra c’è sempre un “ma”. Tante belle parole su quanto importante sia la lotta alle discriminazioni, per poi puntualmente votare contro qualsiasi provvedimento che va in quella direzione. Un atteggiamento che continua a qualificare la loro proposta politica: intollerante e sprezzante verso tutto ciò che non si riconosce nel loro modello di riferimento».