Pillon schiuma davanti alla libertà di scelta dei malati terminali

I leghisti sostengono che i migranti andrebbero rigettati in mare perché loro li ritengono un costo, ma Simone Pillon sostiene che che i malati terminali andrebbero costretti subire atroci agonie perché così si spenderebbero più soldi. Evidentemente la vita di chi ha un futuro non vale quando la sofferenza che loro potrebbero infliggere ad un malato terminale:

La realtà è che il costo non interessa a nessuno. Quello di cui si sta parlando è la libertà di scelta dei malati, che tanto parrebbe far infuriare il leghista. Infatti Pillon pare avere un incondizionato disprezzo per le libertà indirizzali: lui vorrebbe che fosse fatto obbligo amare chi dice lui, avere il genere che dice lui, vietare ogni liberò di scelta alle donne e imporre sofferenza ai malati.
Abbastanza disonesto pare anche il suo parlare di "liberà ad essere curati" davanti a pazienti che non possono essere curati, anche perché nessuno cercherà di "liberare posti letto" o negare la libertà di potee soffrire se il paziente lo desidera. Ma se fosse una "libertà" come dice lui, allora è evidente che bisognerebbe concedere la medesima libertà a chi non vuole essere curato. Ed è quella libertà che Pillon vorrebbe negarci, sostenendo che dovremmo essere costretti a fare ciò che vuole lui perché lo dice lui.