Quelli che si lamentano del "politicamente corretto" sono gli stessi che si sentono offesi dagli stereotipi del cantante estone?


I populisti sono infuriati con l'Estonia, perché si presenterà all'Eurovision 2025 con un brano di Tommy Cash dedicato agli stereotipi sugli italiani. Eppure la loro polemica mostra tutta la loro ipocrisia.
Il Codacons ha persino deciso di inviare un ricorso all’European Broadcasting Union (Ebu), organizzatore dell'Eurovision Song Contest, asserendo che "ferma restando la libertà di espressione artistica che deve caratterizzare eventi come l’Eurovision, non possiamo non sollevare dubbi circa l’opportunità di far partecipare in una gara seguitissima dal pubblico di tutto il mondo un brano che risulta offensivo per una pluralità di soggetti".
La loro posizione potrebbe apparire anche apparire condivisile, ma non si capisce perché il Codacons non denunci chi attacca i migranti e propone stereotipi offensivi per una pluralità di soggetti. E neppure ha sporto querela contro quell'Andrea Vani che, pur rappresentando un personaggio pubblico in quanto di giocatore della Supernova Fiumicino, invita a parlare al femminile dei gay e sostiene che chi non è eterosessuale indosserebbe tacchi a spillo e parrucche.
Perché pare un po' ipocrita lamentarsi degli stereotipi contro l'italiano eterosessuale bianco mentre si sostiene che avrebbe ragione Trump a dire che un fantomatico "politicamente corretto" limiterebbe la possibilità di incoraggiare stereotipi contro neri, gay, donne e migranti.
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