Salvini difende l'italiano che ha ucciso un 24enne in fuga, sparando contro persone disarmate


Il ministro Salvini dice che una guardia giurata avrebbe "fatto il suo lavoro" decidente di sparare ad un 24enne mentre non era al lavoro. Peccato non fosse in servizio.
Secondo l e ricostruzioni, il privato cittadino avrebbe sentito dei rumori mentre provenienti dall'appartamento del vicino rientrava in casa sua. Avrebbe impugnato l'arma di servizio e l'avrebbe usata per farsi giustizia privata, sparando 10 colpi contro persone disamate che non minacciavano la sua vita.

Salcini lo difende, perché evidentemente un romeno morto non crea alcuna apatia nei suoi elettori. Anzi, si lamenta che chi uccide venga indagato solo perché ha ucciso qualcuno. E quindi decide che lui avrebbe stabilito che si dovrebbe sommariamente dividere la cittadinanza tra "ladri" e "persone perbene", alle quali andrebbe garantito il diritto di uccidere il primo gruppo:



Il concetto di "cittadini perbene" espresso da Salvini è molto populistico, ma anche molto pericoloso. Chi lo ha deciso che chi ruba per fame e disperazione sarebbe "ladro" e chi evade le tasse sarebbe "perbene" solo perché non rischia che una guardia giurata lo uccida?
Ed Almasri era "cittadino per bene", dato che il uso governo l'ha scarcerato? Oppure un torturatore che stuprava e uccideva avrebbe dovuto essere ritenuto più pericoloso di quel ladruncolo che il suo nuovo eroe ha ucciso?
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