Sasso incolpa i giudici per l'illegalità delle loro leggi

Il leghista Rossano Sasso parte dal presupposto che i migranti siano indegni di una vita migliore, motivo per cui chi bacia i rosari a favore di telecamera dovrebbe cacciarli a calci. E dato che il vittimismo è un loro marchio di fabbrica, ci spiega che sarebbe colpa dei giudici e delle opposizioni se le loro leggi sono illegali.
Si lamenta perché Salvini è stato indagato per aver impedito lo sbarco ad un gruppo di migranti (il che non ha ovviamente fermato gli sbarchi come sostiene lui) e si lamenta che non possano deportare esseri umani in violazione alle leggi vigenti.
A detta sua, basterebbe che la maggioranza dei leghisti (che lui spaccia per la totalità dei cittadini) chieda la violazioni ai diritti umani per essere legittimati a violarli. Peccato che, solo qualche anno fa, la maggioranza dei leghisti sostenesse che i meridionali come Sasso dovessero essere ritenuti inferiori.
Premesso che la separazione dei poteri serve proprio ad evitare che il legislatore possa violare i principi della nostra società, scrive:

In altri post, Sasso ha promesso che lui chiederà deportazioni su base etnica su larga scala, perché lui non gradisce i figli dei migranti ed evidentemente preferisce vivere con Pillon e la Santache.
In realtà, pare evidente che la destra sia incapace di scrivere leggi. E se è vero che sono in perenne campagna elettorale, avrebbero dovuto capire che deportare esseri umani non era un atto legale prima di sperperare milioni nella costruzione di lagher in stile nazista.