Secondo la leghista Tovaglieri, la presenza di italiani disonesti dovrebbe ripercuotersi sui diritti dei migranti


Alla leghista Isabella Tovalieri si potrebbe provare a spiegare che nessuno nega che ci siano persone che lucrano sull'immigrazione. Lei stessa ne è parrebbe un esempio, dato che pare lecito ipotizzare che senza la sua retorica contro i migranti, probabilmente non avrebbe la medesima visibilità e le medesime probabilità di trarne un vantaggio economico.
Ma pare molto forzato il suo sostenere che bisognerebbe togliere diritti alle vittime di estorsione perché qualcuno usa le leggi leghiste sull'immigrazione per ricattare i deboli. Sarebbe come proporre di eliminare le donne in modo da evitare che qualcuno le stupri.
Inoltre è abbastanza ingannevole il suo cercare di far ricadere le accuse sul Pd, dato che loro hanno già sospeso l'indagato, al contrario di una destra che si tiene strette le loro Santanché e le loro Montaruli.



Ci sarebbe piaciuto vedere un medesimo post anche per altri casi, ma evidentemente un uomo vicino a Giorgia Meloni che incassa tangenti sui migranti non è utile alla sua retorica:



Quindi, per vitare che dei ricchi possano sfruttino i migranti, lei sarebbe per negare un futuro ai migranti? Ed esattamente, in che modo sarebbe "a discapito degli italiani e degli italiani" che si accoglie chi finisce a fare tutti quei lavori che gli italiani non vogliono più fare? Andrà la Tovaglieri ad asfaltare le strade in agosto o a cogliere la verdura nei campi?
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