Trump bullizza Zelensky in diretta televisiva. Plaudono Salvini e Pillon

Donald Trump pare un coatto incline al bullismo, ma è inaccettabile la superiorità con cui ha maltrattato Zelensky in diretta televisiva.
Alzando la voce contro il presidente ucraino, Trump ha detto: «Non hai le carte in regola con noi in questo momento, stai giocando d'azzardo con la vita di milioni di persone». Poi ha rinnovato la richiesta di poter mettere la mani sulle terre rare ucraina, alternando urla e recriminazioni. Ma più che una richiesta, quella di Trump pareva un'estensione. Infatti il presidente statunitense ha ribadito che senza un profitto avrebbe negato agli ucraini le armi necessarie a difendersi.
Sarà che Trump preferisce fare affari piuttosto che dedicarsi alla nobile arte della democrazia, ma il suo atteggiamento è parso un vero e proprio insulto alle migliaia di cittadini ucraini che hanno dato la vita per difendere le proprie terre. Ed è davvero inaccettabile abbia basato il suo discorso sul mettere sullo stesso piano Putine Zelesnky, quasi non facesse differenza essere l'invasore o la vittima.
Anzi, mentre con J.D. Vance urlavano contro Zelensky che non si mostrava riconoscente con loro, ha riproposto la sua assurda narrativa volta a ribaltare le responsabilità dell'aggressione russa dell'Ucraina, quasi incolpasse le vittime di Putin per le azioni di Mosca.
Il ministro Tajani ha risposto al video chiedendo moderazione:

Ed infatti, il ministro Salvini è corso sui social a dirsi dalla parte di Trump e contro l'Europa, sostenendo che la resa all'invasore e l'interesse di Trump sarebbero la sua idea "pace":

A lui si è unito il leghista Simone Pillon, evidentemente estasiato dal bullismo di Trump contro un popolo che i filo-russi odiano a morte perché hanno osato resistere al suo Putin:

Solo poche ore prima, Salvini aveva usato risorse pubbliche del ministero dei trasporti per parlare con Călin Georgescu, arrestato per corruzione e legami con ambienti filorussi e neofascisti, fondi illeciti, truffa ai danni dello Stato e accordi con il partito di Putin.