8 mazo, il pastore evangelico Luigi Carollo attacca chi condanna il patriarcato

Nella giornata internazionale della donna, il pastore evangelico Luigi Carollo si lamenta di chi vuole sconfiggere il patriarcato. Ma forse neppure ha capito di che cosa stesse parlando, dato che il pastore pare molto confuso nel mischiare la discriminazione di genere con l'omofobia.
Perché se e vero che Carollo ama elogiare pubblicamente il suo Andrea Vani ogni volta che il giocatore della Supernova Fiumicino si diverte a parlare al femminile dei gay e al maschile delle donne trans al solo fine di offendere, quella deprecabile condotta non parrebbe c'entrare nulla con chi cita Paolo di Tarso per sostenere che la religione legittimi il predominio dell'uomo sulla donna.

Fa abbastanza sorridere che un pastore così strenuamente impegnato nella promozione della discriminazione si lanci nel sostenere che l'emergenza omofobia sarebbe solo "presunta", anche se il suo Trump è arrivato persino a censurate la storia mosso dalla sua ideologia omofoba:

Finito di irridere i diritti delle donne, inizia a dire che la femmina sarebbe "debole":

Spiegato che la femmina sarebbe un oggetto utile al maschio , ci spiega che le donne della sua setta non chiedono diritti, ma oppongono Gesù alle donne:

Usando dei minorenni per la loro propaganda, sono andati in giro per le strade cittadine con uno striscione in cui si sosteneva che la femmina (ritratta gravida sui loro cartelli) dovrebbe essere ritenuta utile ai piani di un uomo come Gesù:

Peccato non si capisca che c'entri Gesù con una ricorrenza legata ai diritti civili.