Arriva la legge omofoba del leghista Sasso: stop alle carriere alias e bagni distinti sulla base dei genitali rilevati alla nascita

Bisognerà parlare al maschile delle femmine ed evitare asterici che possano riferirsi ad ambi i sessi. I bagni andranno blindati sulla base dei genitali rilevato alla nascita e bisognerà porre limiti a quelle "carriere alias" che offrono benessere psicofisico agli studenti trans. È quanto propone la nuova proposta di legge illustrata dal deputato leghista Rossano Sasso alla presenza di Matteo Salvini.
La norma imporrà anche un consenso informato dei genitori per tutti i progetti extracurriculari che parlano di rispetto verso le persone lgbt. E caso vuole che la legge sia stata presentata proprio in concomitanza con l'uscita del libro di Sasso, dove il leghista rilancia tutte le innumerevoli battaglie contro la comunità gay italiana. Evidentemente una legge omofoba avrebbe potuto spingere le vendite del suo libretto.
Sasso sostiene esisterebbero fantomatici «elementi di propaganda come l’ideologia gender» e vuole che gli possano essere riconosciuti con un’identità di genere diversa da quella anagrafica solo per le attività scolastiche solamente se presentano un certificato rilasciato dal Servizio Sanitario Nazionale in cui venga attestato l’avvio della procedura legale di rettifica del genere sui documenti.
In altre parole, Sasso cercherò di spingere i minorenni a cambiare sesso prima del tempo per non essere resi vittima di discriminazione. E la legge Sasso prevede che il dirigente scolastico abbia il diritto di rifiutare di riconoscere il genere degli studenti se animati da un'ideologia transfobia, introducendo un pericoloso limite al principio di pari dignità.
Poiché i bagni sono l'ossessione dei fondamentalisti, Sasso vuole imporre che «bagni e spogliatoi restino divisi per sesso biologico» e che agli studenti non sia consentito accedere a quelli destinati al genere opposto rispetto a quello attribuito alla nascita. Le restrizioni si estendono anche all’ambito sportivo: il testo prevede infatti che gli studenti «non possano partecipare a competizioni scolastiche riservate a un genere diverso da quello biologico».
In pratica, Sasso ha scopiazzato le leggi di Trump pensate per discriminare gli studenti transessuali. E così, le donne transessuali dovranno spigliarsi in mezzo a dei maschi. Inoltre Sasso ordina che possano essere utilizzati esclusivamente il genere maschile o femminile, escludendo formule neutre come lo schwa o gli asterischi.