Il governo Meloni vuole obbligare i giornalisti Rai a rivelargli le loro fonti

Il sindacato dei giornalisti si è unito alle tante organizzazioni internazionali che contestano il cosiddetto "ddl Sicurezza" preteso da Giorgia Meloni, puntando il dito contro l'articolo 31 che estende i poteri dei servizi segreti.
La norma prevede che le società pubbliche (come la Rai) siano “tenute” a collaborare con i servizi segreti, anche ignorando “le normative di settore in materia di riservatezza”. In altre parole, i giornalisti saranno obbligati a comunicare alla signora Meloni le loro fonti, così da assicurare che nessuno possa sentirsi al sicuro nel rivelare fatti o circostanze che non le siano gradite.
La modifica è stata nascosta nella sostituzione di una parola. E così, la norma che sino ad oggi prevedeva che i servizi segreti "possono" chiedere informazioni alle società pubbliche è stata trasformata in una norma che prevede che queste ultime "sono tenute" a collaborare.
Inoltre si imporrà che i servizi possono stipulare delle convenzioni con i soggetti pubblici, incluse le università e gli enti di ricerca, e che "le convenzioni possono prevedere la comunicazione di informazioni ai predetti organismi anche in deroga alle normative di settore in materia di riservatezza".