Il leghista Pillon attacca la Siria e benedice Mosca, spaccando per attuale una vecchia fotografia del 2013

Il leghista Simone Pillon continua a pubblicare fotografie decontestualizzate che hanno l'unico fine di fare leva sui sentimenti di pancia del suo pubblico. Oggi prova a sostenere che la dittatura di Assad fosse preferibile a quella attuale perché imprecisati "cristiani" verrebbero perseguitati. E così, secondo un collegamento a noi incomprensibile, ne ne conclude che l'Europa non dovrebbe preoccuparsi delle mire espansionistiche del suo amato Putin (da cui giusto ieri diceva di voler essere governato).

Considerando che Pillon è esponente di un governo che va a braccetto con il nuovo governo siriano, non è chiaro a chi siano indirizzate le sue invettive. E non è chiaro perché sostenga che identificare un nemico dovrebbe rendere meno pericoloso un altro nemico, quasi ritenesse che non si possa essere contrari a più di una singola dittatura alla volta.
E se è vero che Pillon non ha ancora legato nessun minore, è altrettanto vero che lui vorrebbe imporre crocefissi nelle scuole mostrando un fanatismo religioso non troppo dissimile da quello che critica. E neppure ci pare più magnanimo, dato che l'altro ieri ci spiegava che la Corea del Nord andrebbe presa d'esempio perché uccide i migranti.
A mettere insieme le sue dichiarazione, dovremmo dedurre che bisognerebbe imporre crocefissi in Siria e urlare a quella donna legata che non deve azzardarsi a scappare, perché se verrà in Italia il leghista medio potrebbe proporre di sopprimerla o di incarcerarla.
Riguardo alla fotografia pubblicata da Pillon, non parrebbe ritrarre ciò he sostiene lui. Infatti lo stesso scatto era stato pubblicato nel 2013, prima della caduta di Assad. Lo Spiegel non chiarisce chi l'abbia ridotta così, anche se probabilmente si tratta dei terroristi dell'ISIS:

L'articolo parla di "jihad sessuale" e nulla farebbe presumere sia cristiana, motivo per cui pare verosimile che Pillon abbia usato la fotografia di una persona a caso per costruire una storia utile alla sua retorica incentrata sulla promozione dell'odio religioso. Eppure, in fatto di crociate sessuali, avrebbe avuto molto da insegnare ai colleghi integralisti di Aleppo.