La Leghista Tovaglieri attacca le femministe, accusate di combattere il patriarcato al posto di promuovere xenofobia

La leghista Isabella Tovaglieri è membro di un partito che rappresentava le donne come bambole gonfiabili sui palchi dei loro comizi e che ha reagito al femminicidio di Giulia Cecchettin accusando di "satanismo" la sorella della vittima.
Ora che ha fra le mani uno straniero da poter mettere a frutto per la sua propaganda xenofoba, la troviamo ad inveire contro le femministe in un attacco frontale a chi osa contestare il patriarcato cattolico. E così, come un Pillon qualsiasi, si è messa a strillare che le attiviste dovrebbero smetterla di contrastare la violenza perpetrata contro le donne da cittadini italiani per dare sostegno alla sua crociata basata su distinzioni etniche.
Ed è altresì surreale si lamenti perché le pene sono ritenute esigue, dato che a scrivere quelle leggi è stata lei e i suoi colleghi politici.

Eppure il leghista medio si affretta a ripetere gli slogan di Salvini sulla castrazioni chimica, perché la loro idea di "giustizia" è una forma di vendetta che deve mostrare a chi delinque che i leghisti sanno essere bestie peggiori di loro:

Non manca chi sostiene che lo straniero dovrebbe avere pene diverse. E quindi, mentre la Lega intitola Malpensa ad un indagato per prostituzione minorile, chiede che chi è sgradito alla signora Tovaglieri per ragioni etniche dovrebbe avere pene diverse:

Però la Tovaglieri non ci dice dove sia lei quando un maschio italiano uccide una donna o quando si parla delle accuse di stupro mosse verso il figlio del loro residente del Senato...