La rabbia leghista contro il vescovo di Mazara del Vallo che augurare pace e fratellanza per il Ramadan


Il leghista Simone Pillon ama atteggiarsi da maestrina dalla penna rossa, riservando insulti e offese contro chiunque osi opporsi al suo pensiero unico da estremista di destra convinto che il senso del "cristianesimo" sia la promozione del razzismo, dell'intolleranza e dell'omofobia.
A detta sua, Trump sarebbe un vero "cristiano" perché deporta i poveri e manda detenute trans a subire probabili stupri in carceri maschili. Ed anche Netanyahu sarebbe espressione della sua idea di "cristianesimo", perché massacra civili e bambini mussulmani. Quello che Pillon non sopporta è un vescovo che osa augurare pace e fratellanza per il Ramadan.
E che diamone! Dopo tutti gli sforzi della Lega nel citare Gesù per garantire impunità a chi commette reati d'odio, dopo gli sforzi di Silvia Sardone nell'abusare dei crocefissi come simbolo di sopraffazione sui bambini mussulmani e dopo tutte le loro benedizione alle bimbe israeliane che dilaniavano civili mussulmani, un prete osa ricordare che Gesù invitava all'amore. Un vero affronto a Pillon, il quale ha citato Imola Oggi nello scrive:



Gesù diceva: "Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso". Evidentemente Pillon non ricorda più il Vangelo, sempre non lo voglia consapevolmente ignorare perché ritenuto inutile alla sua ideologia di matrice populista.
In fondo, chi si è ventato di essere andato sino ad Israele per congratularsi con Netanyahu per il suo massacri di mussulmani e chi si arrabbia perché i migranti non vengono deportati in Albania non pare certamente incline all'amore verso il prossimo.

Eppure i suoi insulti hanno eccitato i suoi hater della prima ora, che ovviamente hanno scelto di preferire gli insulti alle argomentazioni visto che loro parrebbero vivere di astio:



Le parole che hanno fatto infuriare i leghisti, perché ritenute strumento di pace e non pretesto di odio religioso, sono quelle che monsignor Angelo Giurdanella ha rivolto in un messaggio inviato ai fratelli e sorelle musulmane di Mazara del Vallo in occasione del'inizio del Ramadan:

Il Ramadan sia un tempo di benedizione, di pace, di concordia nelle vostre famiglie, per voi giovani migranti che siete accolti nelle case di accoglienza e per le comunità di diverse origini presenti nel nostro territorio. Noi persone di fede siamo chiamate tutte insieme a dare l'esempio e a trovare quei punti comuni capaci di unire il genere umano in un'unica famiglia perché si ristabiliscano vincoli forti di pace e cresca il desiderio di scambiarci quel bagaglio di valori, conoscenze e tradizioni di cui tutti siamo portatori, come ricchezza reciproca.

Evidentemente Pillon non sa che farsene di una religione di pace che non viene messa a frutto per nuove crociate, quando nel nome di Dio si uccidevano mussulmani e si stupravano le loro mogli.
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