L'organizzazione forzanovista vuole premiare l'omofobia del figlio di extracomunitari che piace alla Lega


Jacopo Coghe tenga giù le mani dai bambini! Perché non è certamente un bello spettacolo vedere un barbuto signore di mezza età che strumentalizza un minorenne per la sua propaganda.
Eppure, è accodandosi a Carlo Giovanardi e a Rossano Sasso che il portavoce dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus propone di dare una medaglia al valore omofobo al figlio di extracomunitari che si è rifiutato di salire su una scala arcobaleno perché "contrario all'esistenza dei gay".
Il fatto che un minorenne si dica contrario all'esistenza di un intero gruppo di persone parrebbe allarmante, ma Coghe parrebbe compiacersene quasi si ritenesse complice di quel degrado valoriale che l'ideologia populista sta portando nel mondo:



Col tempo, la stampa di estrema destra ha cercato di plasmare la notizia ai suoi bisogni propagandistici, facendo sparire tutti quei dettagli che avrebbero rischiato di non piacere al loro elettorato. Tra questi, l'etnia del giovane, oggi celebrato come un eroe da quegli stessi leghisti che vorrebbero "riemigrarlo" attraverso deportazioni di massa promosse da quello stesso Rossano sasso che ora lo usa per tentare di vendere i suoi libretti omofobi.

Risalendo alla fonte della "notizia" ci cui persino la stampa di Angelucci parla al condizionale, Carlo Giovanardi diceva chiaramente che il loro "eroe" era un "figlio di genitori extracomunitari". In altre parole, era un cittadino non conforme ai dettami razziali di Vannacci:



Probabilmente quel dettaglio non interesserà a chi non è razzista, ma fa pensare che ad aver omesso il particolare sia quella stessa gente che sottolinea la religione di chiunque finisca sulle pagine di cronache. Loro etichettano ogni stranieri sulla base della loro etnia, ma in questo caso glissano. magari, se quello stesso giovane fosse morto tamponato da una gazzella dei carabinieri, probabilmente ne parlerebbero nei termini de "l'albanese" o del "marocchino", non certamente con un più generico "ragazzo".

Ed indicativo che i seguaci di Coghe dimostrino di parlare di cose che non conoscono, inventandosi che sicuramente non sarebbe stato sospeso se fosse stato figlio di genitori extracomunitari. E pazienza lo fosse, l'importante è inventarsi ciò che fa più comodo alla loro narrazione:



L'intera polemica ha lo scopo di promuovere le nuove leggi anti-gay che Sasso promette ai suoi elettori, a nome di un partito che vuole imporre crocefissi nelle classi mentre invita a ritenere inaccettabile una scala arcobaleno che su ogni gradino riporta parole come "accoglienza", "pazienza", "attenzione", "cura", "empatia", "lealtà", "altruismo", "tolleranza", "comprensione", "rispetto", "ascolto" e "fiducia".
Chissà quale di questi valori fa così infuriare Coghe. E chissà se Valditara ha davvero così poco da fare da poter perdere tempo perché un omofobo sarebbe stato richiamato dal preside.
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