Max Del Papa va all'attacco di una giustizia che non discimina


Nicola Porro ha chiesto a quel diffamatore seriale di Max Del Papa di attaccare la giustizia italiana, arrabbiato perché la sua Giorgia Meloni non può deportare esseri umani in violazione alle nostre leggi e Salvini dovrà risarcire chi è stato vittima della sua propaganda. La tesi sostenuta è che la giustizia farebbe "schifo" perché non è razzista.



Max Del Papa cerca di fomentare all'odio i populisti, creando un inesistente paragone tra i migranti sequestrati da Salvini e un capotreno accoltellato da altre persone. Evidentemente a lui basta che condividano un'origine straniera per essere accomunati. Peccato che sarebbe come accomunare Del Papa ai tanti preti pedofili italiani solo perché lui ha la medesima nazionalità.

Ci spiega che riconoscere diritti quelli che lui chiama "clandestini" sarebbe "l’ennesima provocazione alla Meloni". Ed è in mezzo ai suoi soliti insulti gratuiti che scrive:

Checché ne dica il nuovo presidente della ANM militante, uno che subito ha preso a girare, a piacersi come la Chiara Ferragni dei tempi d’oro, la faccenda è strumentale ed è di sistema: ai clandestini da 41 a 72mila euro di risarcimento, per cosa non si é capito, all’egizio aspirante omicida un vassoio di impunità da spendere in prospettiva di nuovi crimini.

Ovviamente i migranti vanno sempre etichettati per etnia, tranne se si lamentano delle scale arcobaleno che non piacciono al leghista Rossano Sasso. E così, si passa a sostenere che gli altri figli di altri genitori extracomunitari sarebbero tutti criminali, perché lo dice Max Del Papa:

Questo non è sistema, non è un modo organizzato dalla magistratura per fare ingiustizia e provocazione militante? Come a dire: dannatevi pure, se volete, ma sulla conquista delle città italiane ad opera dei balordi transfughi l’ultima parola è la nostra. I sindacati poi possono fare gli scioperi che vogliono fra il demenziale e lo strategico, visto che accusano genericamente l’insicurezza ma guardandosi bene dall’attibuirla ai responsabili: almeno due su tre pendono a sinistra e in particolare la Cgil ha una coda di paglia chilometrica.

Spiegato che chi è razzista dovrebbe votare la destra, si insiste nel sostenere che bisognerebbe indirizzare l'odio contro chi non è italiano, anche se vittima di ingiustizie perpetrate da italiani:

Ma come restare indifferenti allo spettacolo dei balordi etnici che aggrediscono, insultano le malcapitate in divisa? E la casistica delle facce spaccate, dei denti rotti, delle coltellate si allunga ogni giorno senza distinzione per il sesso delle vittime. Anzi le donne più prese di mira nell’attitudine criminale che si mescola al disprezzo culturale, religioso.

Curioso è come Del papa citi tutti, tranne l'italiano che abbandonò il bracciante con l'arto computato in una cassetta della frutta. E nemmeno ci parla degli operai sfruttati da ricchi imprenditori, probabilmente evasori. Lui preferisce attaccare gli stranieri, anche se non si capisce come ciò riguardi l'illegittimità dell'azione di Salvini.
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