Secondo Libero, il figlio di extracomunitari omofobo avrebbe dato "Una lezione" agli italiani

In un mondo normale, uno studente che si arrampica sulla ringhiera di una scala per sfidare l'autorità di un insegnante sarebbe visto come un chiaro indice di un problema educativo. Ma nell'Italia di Rossano Sasso e di Jacopo Coghe, diventa un eroe da celebrare perché omofobo.
E se fino a ieri i figli di immigrati venivano descritti come persone da far spronare ai carabienri, oggi il figlio di un extracomunitari diventa l'idolo dei leghisti perché rappresenta avrebbe dimostrato il loro stesso odio verso la nostra cultura e le nostre tradizioni che sin dall'antica Roma proponevano accoglienza e tolleranza come valori fondanti.
Su Libero, la signora Annalisa Terranova è persino arrivata a parlare di "Lezione del 13enne che si ribella al pensiero unico della scala lgbtq+". Certo, si fosse ribellato ai crocefissi imposti da Salvini nelle classi, sarebbe stato un "clandestino" da "riemigrare". Ma un atto violento contro un'intera comunità va presentata come una eroica "ribellione" ad una scala con scritto “rispetto”, “fiducia” e “comprensione”.

A giudicare da come tutti i giornali di destra non facciano che elogiare l'eroico figlio di immigrati che si arrampicava grottescamente sulle balaustre, forse è partito un qualche ordine di scuderia. Ma fa sorridere vogliano sostenere che il più grande problema dell'Italia sarebbe una scala che non piace ai figli di extracomunitari:

Giusto per cronaca, andrebbe ricordato che nessuno l'ha punito perché omofobo che incarnava la visione di Hitler o di Mussolini riguardo ai gay. Ma è stato punito perché è da cretini arrampicarsi su una ringhiera col rischio di cadere e spaccarsi l'osso del collo:

I leghisti preferirebbero avere figli morti piuttosto che figli tolleranti?