Volano stracci tra Provita e Fratelli d'Italia. Coghe vuole una scuola più omofoba

Giorgia Meloni promette una scuola non inclusiva, in cui le bambine verranno apostrofate al maschile perché al leghista Rossano Sasso non piacciono gli asterischi. Però si imporrà il latino, che forse ignorano preveda quel neutro da cui parrebbero ossessionati.
Ma se è evidente che la destra stia facendo solo propaganda, lascia basiti vedere l'inclusività elencata tra i valori che vorrebbero abolire. E non manca neppure un riferimento a quella fantomatica "ideologia gender" che citano ossessivamente:

Ma Jacopo Coghe si dice insoddisfatto, perché l'organizzazione forzanovista Provita Onlus vorrebbe maggiori limitazioni all'educazione e leggi che impongono la loro ideologia ai figli degli altri. La sua tesi è che un padre omofobo abbia ogni diritto di poter indottrinare all'odio i figli, senza interferenze da parte della società civile. Peccato che a quel punto anche il padre pedofilo pretenderà che nessuno dica a sua figlia che gli abusi sessuali possono essere denunciati...
E sinceramente non si capisce neppure perché pretenda che il ministero usi i soldi dei contribuenti per andare dietro alle lamentele di integralisti che si rivolgono ad ognanizzazioni forzanoviste per chiedere la censura di tutto ciò che non li aggrada.
L'identità era la chiave di volta della propaganda fascista. Giorgia Meloni promette di riportarla in auge, anche se forse le si potrebbe spiegare che l'Italia è stata crocevia di molte culture e che si è arricchita proprio grazie al multiculturalismo. E chissà a cosa dovrebbe servire la calligrafia senza un'educazione al rispetto o che "educazione civica" potremo attenderci da leghisti che si vestivano da unni per chiedere la secessione.