Borghi cerca di sostenere che la Lega non abbia responsabilità nel crollo delle borse causato dal loro alleato statunitense


Dopo aver passato giorni a elogiare i dazi di Trump, il leghista Claudio Borghi parrebbe avere la coda di paglia nel sostenere che che i leghisti che sono stati ridotti sul lastrico dal crollo delle borse non dovrebbero chiedere contro al suo partito di quanto accaduto:



Premesso che i loro alleati russi sostenevano che chi vota Lega era di interesse per il Cremolino dato che si trattava di elettori particolarmente ignoranti, pare un po'ì semplicistico negare che la Lega abbia sopportato Trump e che abbia cercato in ogni modo di essere suo complice.
Ci risulta fosse leghista la signora Ceccardi che si presentò al Parlamento europeo con un cappellino del maga, Ci risulta sia leghista quel Salvini che si dice amico di Trump. E ci risulta fossero stati loro ad esultare per la sua elezione...

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