Il leghista Rossano Sasso vuole davvero intestare Papa Francesco ai leghisti ed usarlo per attaccare le opposizioni?


Il leghista Rossano Sasso vorrebbe massicci respingimenti alle frontiere e fu il primo leghista a parlare di "remigazione", suggerendo la sistematica deportazione di bambini nati in Italia che lui accusa di avere genitori di etnia a lui sgradita. Vorrebbe togliere quella "carriera alias" che garantisce benessere psicofisico agli studenti trans e cavalca la fantomatica "ideologia gender" per incoraggiare omofobia.
Tanto basterebbe a mettere in dubbio il suo definirsi "cristiano". Ma lui non solo pretende di essere ritenuto tale, ma si arroga persino il diritto di sostenere che chi non è leghista sarebbe "comunista e senza Dio".

Fra le righe, il leghista ci spiega che lui non amava l'invito all'accoglienza di Papa Francesco e benché meno pare interessato al suo invito a non giudicare i gay. Lui ricorda solo una frase utile alla sua propaganda, da mettere a frutto per attaccare il prossimo suo:



Non è chiaro perché Sasso parrebbe voler sostenere che chi non è leghista ed alleato di Trump, Putin e Netanyahu non dovrebbe poter condividere il messaggio di Francesco. E neppure ci spiega perché ritenga che lui sarebbe l'unico a poterle commentare anche se quello era un Papa sgradito alla Lega:



Opinabile è anche il suo cercare dimettere a frutto un cadavere per attaccare le opposizioni, in quella sua evidente convinzione che lo scopo della vita sarebbe quella di agire sempre contro qualcuno.

«Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore. Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell'altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato » (Luca 18,10-14). A Sasso fischieranno le orecchie?
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