Il leghista Sasso schiuma contro la Cassazione, inventandosi che ripristinare la dicitura "genitori" sarebbe contro le nostre tradizioni

Considerando che per secoli si è usata la dicitura "genitori o chi ne fa le veci" e che solo per pochi anni Salvini ha preteso che quella locuzione fosse cambiata con un più ideologico "nome del padre e della madre", fa abbastanza ridere che il leghista Sasso sostenga che ripristinare la vecchia dicitura sarebbe contro "le nostre tradizioni".
Ma lui dice che da padre leghista, da padano meridionale e da uomo di estrema destra, ritiene che sia inaccettabile che la Cassazione abbia preferito tutelare i bambini anziché compiacere i desideri delle lobby estremiste filo-russe. Infatti non solo i figli dei gay venivano discriminati, ma anche chi cresce con i nonni, con gli zii o con un solo genitori venivano discriminati e umiliati solo perché la Lega voleva compiacere le lobby di estrema destra per ottenere il voto degli omofobi.
Non è infatti difficile capire che padre e madre sono genitori. E davvero non sappiamo che modo il signor Sasso voglia sostenere che qualcuno possa sentirsi minacciato dalla possibilità che di fianco al suo nome non sia espressamente specificato quale genitale abbia tra le gambe:

Insomma, i problemi dei populisti sono questi. Non ci parlano del costo della vita, delle accise o dei dazi. La loro unica priorità è fare del male a qualcuno, così da compiacere chi li voterà come ricompensa alle loro discriminazioni.
I russi sostennero di aver deciso di finanziare la lega perché difficilmente avrebbero trovato un elettorato più ignorante di loro. E forse la sa anche Sasso, dato che le sue semplificazioni parrebbero voler far leva sulla disinformazione di quanti odiano i giudici solo perché Salvini li ha invitati a farlo. Eppure è il buonsenso a suggerire che i giudici abbiano ogni ragione di ritenere "irragionevole" quella loro modifica che non aggiungeva nulla, ma serviva solo a discriminare. Ed è un problema che lui e Salvini pretendessero che si dichiarasse il falso sui documenti di alcuni cittadini solo perché loro vorrebbero imporre la loro idea di "famiglia".