L'inopportuno saluto romano del pastore evangelico Luigi Carollo

Il pastore evangelico Luigi Carollo non dica fesserie. Perché se pare abbastanza evidente che lui preferisca un Putin che uccide i cristiani ucraini che vanno a messa ad un'Europa che concede pieni diritti a chi è vittima della sua persecuzione, le sue brame discriminatorie non parrebbero giustificare il suo offrire falsa testimonianza.
Eppure l'evangelico afferma che "i giudici italiani, il parlamento europeo dicono che i sostantivi mamma e papà creano bullismo". Il che è falso, dato che i la Cassazione ha semplicemente rilevato che non esiste motivo per cancellare la parola "genitori" dalle carte d'identità italiane solamente perché Salvini e Jacopo Coghe erano alla ricerca di definizioni più ideologiche che potessero creare inutili discriminazioni.

Dire mamma e papà non è certamente bullismo, anche perché non esiste figlio di famiglia omogenitoriale che usi quei termini per chiamare i loro genitori. Al massimo il vero bullismo è chiamare al maschile le donne trans o pretendere che lo stato non riconosca dignità ai figli dei genitori a lui sgraditi. Oppure il bullismo è impedire qualunque forma educazione al rispetto possa contrastare violenze e discriminazioni. Di certo non è quello che sostiene lui.
Quindi a nessuno frega nulla se Carollo dice "sì a mamma e papà". Il problema nasce quando lui dice no alle altre famiglie e pretendendo che la sua opinabile opinione venga imposta per legge. Oppure quando lui fa propaganda politica per chiedere che i figli degli altri siano esposti al rischio di subire bullismo, violenze e discriminazioni solo perché lui crede che essere eterosessuali sia un merito.
Inoltre è molto opinabile il suo sostenere che l'elemento fondante della famiglia dovrebbe essere l'eterosessualità, perché ciò nega l'evidenza che "una mamma e un papà" che abusano dei loro figli o che li costringono a vivere in stato di abbandono siano tutto fuorché genitori.
Un capitolo a parte andrebbe dedicato all'oscena immaginetta da lui allegata, in cui il pastore si è ritratto a mo' di pupazzetto mentre si esibisce in un saluto romano.
Davvero pensa sia divertente ridere delle milioni di persone che furono uccise dall'ideologia nazifascista? E non ritiene che sia molto blasfemo mettere una sacra Bibbia di fianco a quell'osceno gesto? Oppure vuol farci sapere che quello è ciò che insegna ai bambini che gli vengono affidati dai frequentatori della sua Sabaoth Church?
In effetti, un pastore che pubblica la fotografia di un un un giocatolo per bambini dai 0 ai 6 anni e che lo connota con simboli di propaganda fascista dovrebbe far storcere il naso alle mamme e ai papà che gli lasciano
Il fine parrebbe noto, ossia cercare di suscitare indignazione per farsi chiamare in radio:

Il pastore ha ottenuto molta visibilità da quando l'organizzazione forzanovista Provita Onlus lo fece invitare dai programmi populisti di Rete 4 per aver scritto messaggi a sostegno dei reati d'odio sul corpo della figlia minorenne. Da allora, è stato più volte richiamato a ricoprire il ruolo di "persona del pubblico" incaricata di lanciare affermazioni omofobe. Ed anche Radio 24 ha contribuito a renderlo un personaggio che deve la sua notorietà al suo astio per i diritti civili.
Solo pochi giorni fa, il pastore ha esultato perché suo figlio si è iscritto alla gioventù meloniana, finita al centro delle cronache per il loro esibirsi in saluti fascisti e cori nazisti