Il Secolo d'Italia si inventa un "allarme comunista" pur di attaccare Papa Francesco

È verosimile che l'invito all'accoglienza di Papa Francesco fosse di ostacolo alle propagandistiche deportazioni di Giorgia Meloni. Ma il fatto che Italo Bocchino lanci un "allarme comunista" contro chi predica accoglienza e giustizia sociale fa quantomeno sorridere.
Per trovare posizioni compatibili con la signora Meloni, Il Secolo d'Italia è andato a scomodare l'ultra-integralista Gerhard Ludwig Müller. Nell'articolo lo elogiano perché omofobo, perché contrario al sacerdozio femminile, perché astioso verso i migranti e perché fieramente tradizionalista:

Ad affasciarli parrebbero essere soprattutto le sue posizioni contro l'Islam, con cui il cardinale Müller vorrebbe evitare qualunque dialogo per preferire una contrapposizione in stile crociata. E dicono anche che il loro beniamino voglia che la Cina sia esclusa dalla Chiesa Cattolica perché "non possiamo accettare che i comunisti atei, nemici dell’umanità, scrivano i nostri libri del catechismo o portino nelle chiese l’immagine di Xi Jinping. Non possiamo accettare che i comunisti nominino i vescovi".
Insomma, loro vogliono una Chiesa che sia un guerra contro tutti. Vogliono leggere i Vangeli ma non metterli in pratica, perché un conto è usare il cristianesimo come pretesto all'odio e un altro è dover fare del bene anche se si fanno molti più soldi col male.