La polemica delle destre contro il termine "genitori" ha del ridicolo


La polemica delle destre contro il termine "genitori" ha del ridicolo. Probabilmente li fa infuriare il fatto che loro madre non possa essere tramutata in uno strumento d'odio, magari cavalcando quella bufala del "genitore 1" e "genitore 2" che mai è esistita al di fuori della loro propaganda:



Considerando che il termine "genitore" fu introdotto da Mussolini, non è chiaro se il signor Pasquale voglia sostenere che il fascismo fu di sinistra. E nemmeno è chiaro che c'entrino "i sinistri" con la Cassazione. Immaginiamo anche che il signor Pasquale non abbia mai chiamato "madre" sua madre sino al 2008, dato che sostiene che ad averla resa tale dovrebbe essere stata la dicitura che Salvini ha imposto sulle carte di identità...

È inoltre evidente che l'influencer di estrema destra voglia tentare di diffondere la bufala del "ritorno di genitore 1 e genitore 2" sulla carta d'identità, anche se la verità è che quella definizione non è mai esistita, benché meno sulle carte di identità
Infatti la CIE riportava la dicitura "cognome e nome dei genitori o di chi ne fa le veci", che Salvini ha fatto sostituire con la frase "cognome e nome del padre e della madre o di chi ne fa le veci".
Ma è nel 2021 che Matteo Salvini si è inventato una falsa narrazione, sostenendo che il governo vuole «cancellare “padre” e “madre” dalla carta d’identità dei minori per sostituirli con genitore 1 e 2». Ma si trattava di un'affermazione imprecisa e fuorviante, presa per buona da chi oggi si lamenta perché la cassazione gli ha dato torto.

Intanto la coppia che ha presentato ricorso alla Cassazione è al centro di una campagna d'odio da parte di hater di estrema destra. La destra non gli persona l'affronto di aver ottenuto il ripristito di termini meno ideologici, che osano invalidare l'impegno di Salvini nella creazione di inutili discriminazioni.
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