Le semplificazioni di Jacopo Coghe non parrebbero avere alcun senso

Jacopo Coghe pare ossessionati dai genitali altrui. Sarà che odiare è più facile che lavorare e che la sua organizzazione riesce a produrre un congruo profitto dal commercio di omotransfobia, ma pare abbastanza semplicistico il suo dire che alle persone transessuali dovrebbe essere negato il diritto di poter vivere la propria vita perché lui vorrebbe identificarli dalle ossa del bacino.
In realtà, l'odierna semplificazione non è molto dissimile dal suo sostenere che bisognerebbe negare l'identità delle persone perché lui preferisce guardare tra le loro gambe:

Stando alla sua stessa teoria, un archeologo non saprà distinguere nemmeno un nero da un bianco. Eppure Coghe sostiene quei partiti che vorrebbero che le persone siano trattate in modo differente sulla base del colore della loro pelle.
Neppure potrebbero identificare la differenza atra un gay e un etero, ma Coghe cerca di basare il suo fatturato sul promettere che lui si impegnerà per garantire che ai gay siano negati i privilegi riservati a chi condivide la sua stessa sessualità. E neppure potranno capire la differenza tra il cranio di un israeliano o di un palestinese, ma Pillon sostiene che Netanyahu avrebbe ogni ragione di massacrare chi è mussulmano...
Quindi, il fatto che alcune ossa abbiano una certa inclinazione, in che modo dovrebbe cambiar la verità sul fatto che esistono persone che hanno un'identità diversa dal sesso di nascita? Non è che se un archeologo non saprà riconoscere la differenza tra le ossa di un nazista e di un partigiano, significa che tra le due persone non ci fosse differenza!
Quindi Coghe avrà anche un pene. Ma il fatto che lui abbia un pene non significa nulla in più di quello: quindi sì, gli archeologi sapranno che lui ha avuto un pene, ma non sapranno se sia stata una brava persona o una brutta persona, non sapranno se sia stato gay o etero, se fosse nero o bianco o se fosse cisgender o transgender. Quindi, di che sta parlando?