L'ossessione dei populisti per Biancaneve

I populisti paiono ossessionati dal nuovo film di Biancaneve, da loro criticato perché la protagonista è "mulatta" e dunque sgradita ai suprematisti bianchi. E così vogliono che si dica si tratterebbe di un film"woke", che rischia di far crescere bambini rispettosi anziché papabili elettori di Trump.
A lamentarsene è il solito quotidiano di propaganda populista diretto da Maurizio Belpietro:

Se pare assurdo giudicare un film dal colori della pelle della sua protagonista, indicativa è la ferocia con cui cercano di boicottarlo ripetendo quei quattro slogan inventati dalla destra statunitense.
In realtà, le fiabe dei fratelli Grimm sono state stravolte in molteplici occasioni, perché troppo cruente. Lo stesso Walt Disney epurò il suo film di Biancaneve dalle scene di stregoneria ed assassinio perché ritenute inadatte ai ragazzi. Ma ciò non bastò ad evitare critiche da parte di comitati di genitori.
C'è poi da osservare che le fiabe dei Grimm non erano originariamente concepite per i bambini e la loro crudeltà rifletteva quella delle società da cui nascevano, come l'abbandonare i propri figli nel bosco perché incapaci di sfamarli.