Persino Giorndano non ha mandato in onda le farneticazioni di Viganò

A quanto pare, i programmi di propaganda populista di Rete 4 avrebbero chiesto a Marco Tosatti di confezionare un'intervista che aveva lo scopo di denigrare e insultare Papa Francesco. Ma alla fine, persino Giordano si sarebbe sentito in imbarazzo nel trasmettere le sconclusionate invettive di un ex monsignore, poi scomunicato, che finì in tribunale per aver derubato il fratello disabile:

Nella sua intervista, Carlo Maria Viganò si è messo a dire frasi sconclusionate come queste:
Negli ultimi decenni, una lobby eversiva si è impossessata delle leve del potere nei governi e nelle istituzioni, al fine di portare a compimento il piano anticristiano e massonico della Rivoluzione. Agenzie governative – come sappiamo da quanto emerge anche negli Stati Uniti – hanno interferito nella vita delle Nazioni, organizzando e finanziando la cosiddetta “Agenda 2030” della Fondazione Rockefeller e del World Economic Forum, che consiste nella distruzione della famiglia, nella mercificazione della vita umana, nella corruzione morale dei bambini e dei ragazzi, nello sfruttamento dei lavoratori, nella privatizzazione di tutti quei servizi che sino agli anni Novanta erano garantiti – senza finalità di profitto – dallo Stato: sanità, infrastrutture, difesa, comunicazioni, istruzione. Per compiere questo colpo di stato globale è stata necessaria la collaborazione (pagata, ovviamente) di funzionari corrotti, politici, medici, magistrati, docenti, tutti corrotti.
La tesi di Viganò è che lo scopo della Chiesa sarebbe quella di diffondere omofobia negare le evidenze scientifiche sull'efficacia dei vaccini:
Era dunque necessario eliminare Joseph Ratzinger, sostituendolo con un “papa” che – come auspicava il collaboratore di Hillary Clinton, John Podesta – promuovesse l’Agenda 2030, ratificasse la frode climatica e convincesse i fedeli di tutto il mondo a sottoporsi all’inoculazione di un siero che oggi sappiamo esser stato progettato per eliminare o patologizzare la maggior parte dell’umanità.
Secondo Viganò, la nomina di Papa Francesco non sarebbe opera dello Spirito Santo ma di un fantomatico "golpe":
Questo golpe vaticano fu reso possibile (e lo sappiamo dalle stesse ammissioni dei suoi protagonisti, tra cui il discusso cardinale Danneels) dalle manovre della Mafia di San Gallo, che di concerto con il deep state americano spinse Benedetto XVI a dimettersi e riuscì a nominare Jorge Mario Bergoglio al vertice della Chiesa Cattolica.
E da lì è partito il delirio:
Quella di Bergoglio è stata un’usurpazione né più né meno di quelle che hanno consentito alla lobby globalista di imporre leader di governo agli ordini del Forum di Davos nell’Italia di Conte e Draghi, nella Francia di Macron, nell’Inghilterra di Johnson e Starmer, nella Spagna di Sanchez, nell’Irlanda di Martin, nel Canada di Trudeau, nell’Australia della Arden, nell’America prima dei Clinton e di Obama e poi di Biden, nell’Unione Europea della von der Leyen. Tutti costoro non sono giunti al potere legittimamente, ma con maneggi, frodi elettorali o manipolazioni del consenso; ed esercitano questo potere contro i cittadini e contro le istituzioni che essi dovrebbero rappresentare.
Insomma, gli unici leader legittimi sarebbero Trump, Putine Netanyahu. Quando si dice il caso...