Provita lancia l'ennesima campagna di promozione dell'omotransobia

L'organizzazione forzanovista Provita Onlus è tornata a deturpare le strade di Roma con la loro spazzatura ideologica. Nei loro nuovi manifesti di istigazione alla discriminazione, l'organizzazione di Jacopo Coghe tenta di convincere i genitori omofobi che l'educazione al rispetto danneggi i bambini.
Il loro messaggio viene veicolato attraverso tre slogan: "Oggi a scuola un attivista Lgbt ha spiegato come cambiare sesso - Giulio, 13 anni". "Oggi a scuola ci hanno letto una favola in cui la principessa era un uomo - Anna, 8 anni". "La mia scuola ha permesso anche ai maschi di usare i bagni delle femmine - Matilde, 16 anni".
Nel gergo di Coghe, il termine "maschio" viene usato per definire le donne transessuali, così come il termine "cristiano" serve per indicare chi va a prostitute e deporta esseri umani. Non mancano poi riferimenti alla loro ossessione per i bagni pubblici, il loro disprezzo verso le persone lgbt e tutto ciò che è alla base del fatturato della loro organizzazione, a partire dai fantomatici "corsi gender" che usano per spaventare gli omofobi.
L'obiettivo è chiedere una legge di stampo russo che vieti qualunque promozione dell'inclusività e sancisca che le pulsioni sessuali di Coghe dovrebbero essere fonte di privilegi sociali ed economici.
Ovviamente il leghista Simone Pillon si è affrettato ad elogiare la loro iniziativa, senza risprmiarsi dalle sue solite polemiche gratuite:

Peccato che l'Ansa abbia ripreso il comunicato stampa di Provita Onlus e che sia l'organizzazione forzanovista ad autodefinire "shock" le proprie campagne, così da preparare il terreno per il vittimismo con cui cercheranno di far parlare di sé quando la campagna sarà ritirata perché lesiva della dignità umana:

Insomma, se la cantano tra di loro.