Secondo il pastore Carollo, i giovani sarebbero "seri" solo se meloniani?

Il pastore evangelico Luigi Carollo non dica stupidaggini: a nessuno interesserebbe nulla se lui si dovesse bere un bicchiere d'acqua. Ma diverso è il giudizio verso un pastore che si definisce "personaggio pubblico" e che parrebbe trascorre le sue giornate a incitare odio contro interi gruppi sociali, spesso citando Mediaset nell'evidente speranza che lo possano richiamare in un loro programma a ricoprire il ruolo dell'omofobo.
Quindi beva tutta l'acqua che vuole, ma accetti che possa essere criticato il suo dire che i gay sarebbero "negazione dei diritti delle famiglie" o che esisterebbe quel "gender" su cui si basa la sua propaganda omofoba:

Probabilmente il pastore voleva scimmiottare gli insulti che il leghista Sergio M. Binelli era solito riservarci dalla sua pagina, ma a noi non frega nulla del colore dei bicchieri da cui beve. A noi interessa solamente proteggere quegli adolescenti che lui insulta perché non bevono da un bicchiare azzurro!
Se provasse a rileggere i messaggi che compongono la sua timeline, forse si accorgerebbe che l'insistenza e che la ferocia con cui aggredisce sistematicamente le persone lgbt è pericoloso. Un esempio su tutti: quando invita i genitori omofobi a non accettare figli gay, non pensa a quali potrebbero essere le conseguenze nel caso in cui qualcuno gli dovesse dare ragone? Oppure se ne frega, tutto contento perché suo figlio si sarebbe iscritto al gruppo giovanile di Fratelli d'Italia?

In passato Carollo arrivò ad asserire che i carabinieri lgbt dovessero essere licenziati perché la loro sessualità sarebbe dovuta essere ritenuta un disonore. Provò persino a sostenere che chi ha buoni genitori debba necessariamente essere eterosessuale. Ora vorrebbe sostenere che i figli sarebbero "seri" se impegnati a sostenere la sua Giorgia Meloni.
E quindi, quelli che si impegnano in gruppi che offrono aiuto ai migranti o si impegnano nella promozione dei diritti umani non sarebbero "seri" perché non schierati col partito da lui promosso?
Esaltare i propri figli perché allineati alla propria ideologia politica può essere un atteggiamento comprendbile. Ma è il denigrare i figli degli altri a rappresentare un problema.