Trump ha chiesto alle aziende europee di cancellare le politiche di inclusione

Dopo aver sdoganato ed istituzionalizzato l'omofobia negli Stati Uniti, l'amministrazione Trump vorrebbe portare discriminazione nel mondo. E così, hanno chiesto a tutte le aziende europee che hanno contratti in essere con il governo USA di attenersi all’ordine esecutivo firmato da Donald Trump che vieta i programmi di diversità, equità e inclusione.
"I contraenti del dipartimento di Stato devono certificare di non gestire alcun programma che promuova la DEI (Diversity, equity, and inclusion) e violi le leggi anti-discriminazione applicabili", si legge nella missiva inviata a numerose aziende d'Europa, alle quali si chiede di "accettare che tale certificazione sia rilevante ai fini della decisione di pagamento del governo e quindi soggetta al False Claims Act".
Alle aziende private europee è stato chiesto di compilare un modulo entro 5 giorni: "Se non accettate di firmare questo documento, vi saremmo grati se poteste fornirci motivazioni dettagliate, che inoltreremo al nostro ufficio legale", dicono.
La richiesta ha creato scandalo in Francia, dove una fonte vicina al ministro dell’Economia francese, Eric Lombard, ha dichiarato: "Questa pratica riflette i valori del nuovo governo degli Stati Uniti. Non sono uguali ai nostri". Inoltre il ministero francese del Commercio estero ha pubblicamente condannato "le interferenze americane nelle politiche di inclusione delle aziende francesi, così come le minacce di dazi doganali ingiustificati" perché "la Francia e l’Europa difenderanno le loro imprese e i loro consumatori, ma anche i loro valori".